giovedì 29 aprile 2010

Il buongoverno della Lega è lo spot che nasconde il peggio

Il buongoverno della Lega è lo spot che nasconde il peggio

di Oreste Pivetta

L’altro giorno passavo lungo una valle alpina, una valle che era stata della Resistenza partigiana, mille secoli prima dell’eresia di Fra’ Dolcino, una valle di povere e splendide architetture, di un Calvario “illustrato” cinquecento anni fa da un eccelso scultore e pittore, Gaudenzio Ferrari. All’ingresso del paese più importante, Varallo Sesia (provincia di Vercelli), mi ha aggredito tra il verde un gigantesco cartello dove su immaginette da pessimo fumetto campeggiava un “divieto”: “No burka e niqab. No vu cumprà”. Con tanto di croce sopra. Si specificava: cinquecento euro di multa per i contravventori. In base a quale legge? Contro la Costituzione… Mi sono ricordato dei ritrattini degli ebrei, secondo i “caratteri tipici” su qualche “giornale della razza”. Con un’altra croce addosso. L’autore di quella cartellonistica stradale si chiama Gianluca Buonanno ed è il sindaco di Varallo. Alcuni anni fa inventò l’assessorato alla dieta (premiando gli anoressici), in seguito distribuì lungo le strade sagome di vigili urbani ritagliati nel legno per scoraggiare gli automobilisti impertinenti. Buonanno è un sindaco leghista, naturalmente. Lascio il Piemonte, un lato della Padania. Potrei puntare a Coccaglio (operazione White Christmas). Mi fermo ad Adro, perché nella puntata di Annozero (ne abbiamo scritto) purtroppo è andata sfumata nell’intervista al sindaco una battuta. Spiegava il sindaco: “Se vado a Roma e non mi piace, io vado via. Se a loro non piace qui, prego s’accomodino”. Logico, no? Padroni a casa nostra: fora di ball . Sono piccole orribili storie che riassumono il “buongoverno locale” del Carroccio. Attenzione: il “buongoverno” è una voce che si è diffusa, è uno spot, un luogo comune. Sono episodi, tra Varallo e Adro, che s’uniscono invece nella strategia della punizione o, peggio, della terra bruciata. In quanti film abbiamo ascoltato quella minaccia: “Ti farò pentire d’esser nato…”. La politica, il buongoverno, l’amministrazione quotidiana in una società civile, animata da una cultura (o da una religione) del rispetto umano, dovrebbero essere un’altra cosa, dovrebbero parlare un’altra lingua. Il leghista vittorioso e arrogante ha in testa che gli immigrati si pentano di essere immigrati. Nega la solidarietà, nega persino la circostanza che quegli immigrati mandano avanti fonderie o concerie (a Brescia dovrebbero saperlo), curano i vecchi e i bambini, ci assistono negli ospedali, e pagano le tasse, aiutando questo paese. Il potere logora: libera i fantasmi più neri, se non c’è opposizione politica, se non sopravvive neppure l’illusione della morale, se scompare persino la vergogna

29 aprile 2010

http://www.unita.it/news/italia/98032/il_buongoverno_della_lega_lo_spot_che_nasconde_il_peggio

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