I genitori non pagano, 16 bimbi giù dal bus
DURA LEX. Dopo le vacanze pasquali, il trasporto scolastico è stato sospeso a 16 alunni. E presto toccherà ad altri 93. L'ultimo episodio alle materne Villa Are. L'assessore Benetti: «Spediti diversi solleciti, ma non hanno versato gli arretrati»
15/04/2010
Verona. Bambini lasciati a terra dal pullmino scolastico. Per questione di soldi, è ovvio. «Pur avendo ricevuto diversi solleciti a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, i genitori non hanno pagato le rette dovute e il servizio è stato sospeso», fa sapere l'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Alberto Benetti. Che snocciola numeri da allarme rosso: dopo le vacanze pasquali il servizio di trasporto scolastico è stato sospeso a 16 bambini, figli di genitori insolventi, e vi sono altri 93 piccoli utenti cui sarà a breve sospeso il servizio se mamma e papà non provvederanno al pagamento dell'arretrato.L'ultimo episodio venerdì pomeriggio, alla scuola dell'infanzia comunale Villa Are di via Torricelle. L'autista del pullmino, dichiarando alle esterrefatte maestre di agire su mandato del Comune, si è rifiutato di far salire due sorelline, che pure al mattino erano state regolarmente prelevate a casa. «Una scena odiosa», racconta una mamma, «le maestre hanno tentato di convincere l'autista, ma non c'è stato verso. Non hanno potuto far altro che avvisare i genitori, che sono venuti a prenderle. Il Comune poteva evitare l'umiliazione pubblica alle bimbe».L'episodio, riferisce la mamma, ha avuto un'altra coda spiacevole: «Un amichetto delle due bambine è rimasto talmente turbato da quanto avvenuto nel piazzale della scuola, che si è rifiutato di salire sul pullmino e, non visto, è andato a nascondersi dentro la scuola. Potete immaginare lo sgomento della madre, quando non lo ha visto scendere dallo scuolabus».E non è finita: «Da quel che sappiamo», incalza la mamma, «i genitori non sono in regola nemmeno con le rette per la refezione scolastica. Verranno nutrite a pane e acqua come è accaduto recentemente nel Vicentino?».L'assessore Benetti scongiura questa evenienza: «Il pasto viene garantito anche in presenza d'insolvenza, perché il Comune di Verona lo considera un servizio essenziale. Con le conseguenze che questa decisione comporta».Per quanto riguarda il mancato pagamento del trasporto scolastico, «la famiglia delle due bambine», chiarisce l'assessore, «non aveva mai pagato nemmeno una rata per il servizio di trasporto dall'inizio dell'anno scolastico, così come non ha mai pagato nemmeno una rata per la refezione scolastica, eccettuata la prima, indispensabile all'atto dell'iscrizione per ottenere il posto. Aveva ricevuto ben due solleciti», aggiunge Benetti, «sia per il pagamento del trasporto che per quello della refezione, che preavvertiva della sospensione del servizio di trasporto e della procedura di riscossione coattiva per il servizio mensa. Inoltre la famiglia, che non risulta per reddito tra i nuclei familiari a protezione sociale assistiti dal Comune, si era recata presso gli Uffici comunali dove gli operatori li avevano informati delle possibili agevolazioni di cui avrebbero potuto usufruire nel caso di difficoltà economiche. Ciononostante, non si sono più fatti vivi: dispiace per la situazione in cui si sono venute a trovare le due bambine, ma la responsabilità è tutta dei genitori».
P.COL.
http://www.larena.it/stories/Home/143589_i_genitori_non_pagano16_bimbi_gi_dal_bus/
Visualizzazione post con etichetta villa are. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta villa are. Mostra tutti i post
giovedì 15 aprile 2010
Iscriviti a:
Post (Atom)